Leggendo "Colazione da Tiffany", qualche giorno fa, mi sono imbattuta in una affermazione della protagonista che mi corrisponde perfettamente.
Quando le vengono le "paturnie", le basta prendere un taxy e farsi lasciare da Tiffany.
Non è, come potrebbero pensare subito gli uomini di malafede, la solita insana attrazione femminile per i diamanti e i monili costosi, non è ansia di possesso, non
desiderio di shopping sfrenato...
Quello che la stravagante Holly Golightly sta dichiarando, è che Tiffany, con quel suo silenzio superbo, l'eleganza cortese dei commessi e il profumo di argento e portafogli di coccodrillo, è un posto dove non può capitarti niente di brutto.
Non è quindi una pulsione meramente materiale quella che mi spinge ogni volta a varcare la soglia di una profumeria, vorrei dire al mio ragazzo.
L'ambiente luminoso e accogliente, il soave e carezzevole miscuglio di profumi, gli scaffali carichi di prodotti perfettamente allineati, gli espositori di trucchi dai colori invitanti, le commesse sorridenti e un po' affettate, tutto concorre a ridestare in me al momento stesso dell'ingresso, una indefinibile sensazione di pace, semplicemente impossibile da provare altrove.
In un posto così bello, non solo è improbabile che ti capiti qualcosa di brutto, ma viene soddisfatta pienamente quell'esigenza di bellezza che cova, più o meno sotterraneamente, nell'anima di ogni individuo.
Si tratta della stessa ricerca estetica che ci porta a considerare sublime il dialogo di un libro o commovente la scena di un film, poichè solo in un prodotto confezionato ad arte si può trovare la riproduzione della vita come noi la vorremmo, cioè non lasciata al caso, ma coerente con ogni cosa detta, consequenziale con ogni azione fatta.
Non esiste, nella mia esperienza, un solo momento in cui io sia stata del tutto soddisfatta di quello che ho detto, che si trattasse di una conversazione con una collega, col capo o col fruttivendolo.
La corrispondenza perfetta tra quello che vorremmo dire, o sarebbe appropriato dire, e quello che diciamo davvero è assai rara anche perchè, in caso riuscissimo davvero a conseguirla, difficilmente il nostro interlocutore riuscirebbe a sua volta.
Da una parte o dall'altra, quindi, il tanto agognato riscontro non avverrebbe, o, nel caso peggiore, cioè quello più frequente, rimarrebbe inevaso da entrambe le parti.
Non resta che fare una passeggiata in centro ed entrare in profumeria, cullandosi nella beata sensazione che nulla di male potrà capitarci.
Tutt'al più una rapina a mano armata o un terremoto che seppellisce tutta la via.
Amen.