domenica 2 gennaio 2011

COLAZIONE DA SEPHORA

Leggendo "Colazione da Tiffany", qualche giorno fa, mi sono imbattuta in una affermazione della protagonista che mi corrisponde perfettamente.
Quando le vengono le "paturnie", le basta prendere un taxy e farsi lasciare da Tiffany.
Non è, come potrebbero pensare subito gli uomini di malafede, la solita insana attrazione femminile per i diamanti e i monili costosi, non è ansia di possesso, non
desiderio di shopping sfrenato...
Quello che la stravagante Holly Golightly sta dichiarando, è che Tiffany, con quel suo silenzio superbo, l'eleganza cortese dei commessi e il profumo di argento e portafogli di coccodrillo, è un posto dove non può capitarti niente di brutto.
Non è quindi una pulsione meramente materiale quella che mi spinge ogni volta a varcare la soglia di una profumeria, vorrei dire al mio ragazzo.
L'ambiente luminoso e accogliente, il soave e carezzevole miscuglio di profumi, gli scaffali carichi di prodotti perfettamente allineati, gli espositori di trucchi dai colori invitanti, le commesse sorridenti e un po' affettate, tutto concorre a ridestare in me al momento stesso dell'ingresso, una indefinibile sensazione di pace, semplicemente impossibile da provare altrove.
In un posto così bello, non solo è improbabile che ti capiti qualcosa di brutto, ma viene soddisfatta pienamente quell'esigenza di bellezza che cova, più o meno sotterraneamente, nell'anima di ogni individuo.
Si tratta della stessa ricerca estetica che ci porta a considerare sublime il dialogo di un libro o commovente la scena di un film, poichè solo in un prodotto confezionato ad arte si può trovare la riproduzione della vita come noi la vorremmo, cioè non lasciata al caso, ma coerente con ogni cosa detta, consequenziale con ogni azione fatta.
Non esiste, nella mia esperienza, un solo momento in cui io sia stata del tutto soddisfatta di quello che ho detto, che si trattasse di una conversazione con una collega, col capo o col fruttivendolo.
La corrispondenza perfetta tra quello che vorremmo dire, o sarebbe appropriato dire, e quello che diciamo davvero è assai rara anche perchè, in caso riuscissimo davvero a conseguirla, difficilmente il nostro interlocutore riuscirebbe a sua volta.
Da una parte o dall'altra, quindi, il tanto agognato riscontro non avverrebbe, o, nel caso peggiore, cioè quello più frequente, rimarrebbe inevaso da entrambe le parti.
Non resta che fare una passeggiata in centro ed entrare in profumeria, cullandosi nella beata sensazione che nulla di male potrà capitarci.
Tutt'al più una rapina a mano armata o un terremoto che seppellisce tutta la via.
Amen.

sabato 11 dicembre 2010

VIZI E CAPRICCI

Qualche tempo fa, a pochi mesi dal trasloco, ho convinto il mio ragazzo (sempre riluttante in fatto di spese domestiche), a investire poche decine di euro nell'acquisto di un funzionale mobiletto da bagno dotato di ceste estraibili.
L'intento iniziale, del tutto innocente, era quello di fornirgli un cassetto per i pochi prodotti da toilette da lui usati abitualmente, e tenere per me tutti gli altri.
Oggi, mentre cercavo disperatamente un vecchio eye liner di M.A.C. seppellito in chissà quale recondita profondità del primo scomparto, ho improvvisamente realizzato che l'intero mobile è stato letteralmente sommerso dai miei prodotti...
Decine di scatolette di cipria in polvere di varie sfumature, dall'albicocca al rosa tenero, ciprie compatte e ciprie in sfere da miscelare col pennello...
Fard di ogni tonalità possibile, con finitura opaca, trasparente, perlata o cremosa...
Ombretti e matite marroni, tortora, grigio perla, viola, viola prugna, fumo di Londra...
Campioni di prodotti di profumeria ed erboristeria buttati alla rinfusa con rasoi usa e getta colorati e creme depilatorie per il viso...
Correttori per il viso liquidi, in crema e in stick...
Vari fondotinta di diversa pigmentazione, compatti fluidi e in mousse, e un paio di creme colorate comprate in un momento di ottimistica leggerezza...
Matite per labbra rosa confetto, color carne, rosso carminio,rosso pastello, fucsia, rosa marrone...
Gloss dai più disparati effetti di copertura, dal velo tenue al lucido vinile, normali o con effetto rimpolpante...
E quando ormai pensavo di aver toccato il fondo, ho aperto l'ultimo cesto, quello dei rossetti...
Quanti rossetti è lecito che possegga una donna comune sui 30 anni?
Io ne ho contati 31, di cui 12 corrispondono ad altrettante nuances di rosso, 11 di gradazioni varie di rosa, 3 arancio, 4 violetti e uno color carne.
La cosa più sconcertante è che mi ero dimenticata di averli...
Ho deciso che ogni sera, prima di andare a dormire, metterò nel beauty case della toilette mattutina un rossetto diverso.
Così facendo riuscirò a indossare un colore diverso per ogni giorno del mese...
Potrei perfino arrivare a finezze quali cominciare dal colore più tenue il primo giorno del mese, proseguendo con colori sempre più scuri man mano che il mese arriva alla conclusione, fino al gran finale...
Credo che di tutti i segreti che non ho mai raccontato a lui, questo sia il più importante da preservare...
Con la sua mania per i numeri, ci metterebbe un secondo a moltiplicare i 20 euro che costa in media un rossetto per il numero di quelli in mio possesso...
Mi sento un pò come Carrie quando scopre che, con l'ammontare complessivo della spesa per tutte le sue scarpe Manolo Blahnik, avrebbe facilmente saldato l'anticipo dell'appartamento...
Fortunatamente sono in affitto.

lunedì 29 novembre 2010

UN PICCOLO NEO

E pensare che per la Lingua Italiana è un difetto, un'imperfezione quasi trascurabile...
Ma le vere bombe sexy e i genuini buongustai dell'amore sanno bene che
il neo è la quintessenza della bellezza, squisita e irresistibile
punteggiatura del volto...





Sul mento di un faccino pulito da angioletto, crea l'ombra di un broncio tanto innocente da
scardinare anche il cuore di un bruto...








Quasi sulla tempia, come ideale prosecuzione dell'occhio,
 enfatizza la profondità e il magnetismo dello sguardo...  
                                                  


 
                                              
                                     



Sul lato più esterno della narice, a ridosso
della guancia, regala composta e aristocratica
dignità perfino a un volto sciocco...








In mezzo a una guancia lattea,
soprattutto se di colore marrone
chiaro e di forma non troppo nitida, suggerisce la consistenza vellutata di una pelle infantile....   
                                                                                                                          




                          

                                    

Sotto la guancia, appena fuori dall'area del
labbro superiore, e' capace di trasformare 
anche una bocca sottile in una carnosa e fragrante
fragola appena colta...










A un passo dalla linea del labbro inferiore, di lato,
conferisce all'espressione una nota
piacevolmente piccante...



                           

Se siete tra coloro che hanno sempre considerato il neo
come una fastidiosa escrescenza cutanea, pensateci bene prima di prenotare una visita
dermatologica risolutiva...
Quel piccolo, perlopiù trascurabile punto scuro sulla pelle e' l'inconfondibile segno di riconoscimento delle dee della bellezza...
Sottile quanto la differenza che passa tra un viso semplicemente bello, e un viso semplicemente sublime.   
          

COS E' LA BELLEZZA?

Non pretendo di dare una definizione filosofica o antropologica di bellezza.
Ma se dovessi descrivere a parole cosa trovo bello in una donna, direi che è la giusta via di mezzo tra natura e civiltà...
La cura meticolosa e quotidiana di sè, unita alla capacità di essere ancora un po' selvaggia, quando serve.
Avere i capelli sempre in ordine, ma non esitare un attimo a sciupare la piega qualora i casi imprevisti della vita lo richiedano, un'inaspettata gita al mare, una corsa su un'auto decapottabile, un temporale improvviso...
Essere armoniosamente truccata, ma non temere di piangere, di esplodere in una risata sincera o di aggrottare la fronte in un momento di dubbio...
Vestire con eleganza e stile, e tuttavia sentirsi soprattutto a proprio agio nella propria pelle, nel proprio corpo...
Camminare nel mondo a spalle dritte, con passo sicuro e un pizzico di spavalderia, senza avere paura di vivere.